mercoledì 25 marzo 2015

Menu Pasqua 2015 a Lecce da Angels Ristorante - Per trascorrere la Santa Pasqua nel Salento -

Menu Pasqua 2015 a Lecce da Angels Ristorante - Per trascorrere la Santa Pasqua nel Salento -

Finalmente Amori di Fiorella Cagnoni (Zephyro Edizioni) da Overeco Academy and Workshop in collaborazione con la Libreria Palmieri di Lecce



In collaborazione con la Libreria Palmieri di Lecce ecco il nuovo appuntamento da Overeco Academy and Workshop in via Casetti 2 a Lecce venerdì 27 marzo 2015 ore 18,30 con la presentazione del libro di Fiorella Cagnoni dal titolo Finalmente Amori edito da  Zephyro Edizioni. Introduce l’artista  Paola Scialpi, presentano e dialogano con l’autrice la giornalista Alessandra Bianco, e Donatella Grasso dell’Associazione Alveare Lecce. Un’isola verde, un paesaggio vigoroso quasi di-spotico ma non ostile; si capisce che siamo nella scia dell’inverno e si sa si intuisce, si esclude la possibilità del contrario, – d’estate dev’esser un incanto. Un’isola con un paese o due e strade case campi barche, un faro, molte macchie verdi; una piccola isola, più popolosa nei periodi di primavera estate che d’autunno inverno. L’isola di un’isola – come potrebbero essere Maddalena per la Sardegna, Santa Cruz per Isabela o le Orcadi per il Regno Unito. Il clima temperato caldo della nostra isola suggerisce come più probabile una latitudine ad ogni modo non troppo lontana dal tropico del Cancro. È una storia d’amore. Si può riassumerla in queste cinque parole. Siamo genti piene di storie d’amore, tutte le donne e tutti gli uomini del mondo ne hanno almeno una da raccontare e dunque capiscono queste cinque parole. Ci si potrebbe fermare qui. Le storie d’amore però come le vite sono una diversa dall’altra e chi le apprezza non si stancherà di conoscerne una nuova.
Fiorella Cagnoni (Milano, 1947) ha pubblicato Questione di Tempo, Incauto Acquisto, Arsenico, Alice Carta in Inghilterra, E Vecchi Merletti, Pasqua Bassa con Delitto - libri gialli con protagonista l’investigatrice per caso (come la definì Oreste del Buono) Alice Carta – Due Racconti, il manualetto filosofico meditativo Quattro Gatti, e il romanzo breve Finalmente Amori. Vive in Salento.

Percorsi di donna di Paola Scialpi

giovedì 19 marzo 2015

Menu Pasqua 2015 a Lecce da Angels Ristorante - Per trascorrere la Santa Pasqua nel Salento -

Menu Pasqua 2015 a Lecce da Angels Ristorante - Per trascorrere la Santa Pasqua nel Salento -

Spritz Letterario con Maria Pia Romano e il suo L’Anello Inutile (Besa editrice) alla Libreria Bookish di Lecce



Spritz Letterario sabato 21 marzo 2015 alle ore 18,00 presso la Libreria Bookish di Lecce in via Cesare Battisti 22 a Lecce con Maria Pia Romano e il suo L’Anello Inutile pubblicato da Besa Editrice, che per questa nuova edizione in quarta di copertina riporta le recensioni di Antonio Errico per Nuovo Quotidiano di Puglia online, Daniela Pastore per La Gazzetta del Mezzogiorno, Bruno Luverà per Billy, il vizio di leggere
“Se dovessi rintracciare delle coordinate per questa narrazione, le individuerei in Seta di Alessandro Baricco e Neve di Maxence Fermine: soprattutto per l’evanescenza delle atmosfere, per quel continuo slittamento da sensazione a sensazione, da impressione a impressione, per quell’accentuazione delle emozioni, e poi anche per la rarefazione lessicale che in qualche tratto diventa vaporosa...” (Antonio Errico, “Nuovo Quotidiano di Puglia”)
“Poesia che incontra gli elementi della natura, parole che pesano come un bilancino granelli infinitesimi di verità, immagini pennellate come acquerelli. È un caleidoscopio di paesaggi, forme geometriche, viaggi, labirinti, memorie…” (Daniela Pastore, “La Gazzetta del Mezzogiorno”)
“Maria Pia Romano ti trascina nelle profondità del sogno, del desiderio inespresso, ti fa mancare il respiro, per poi respingerti velocemente in superficie. Girandole di parole. Giri pagina e respiri, ti fermi a pensare, ricominci a leggere. Un libro di onde, marine, dell’anima. Onde che ti sollevano dal rifugio e dalla nicchia che ti costruisci, onde di vita”. (Bruno Luverà, Billy il vizio di leggere, TG1)
Maria Pia Romano scrive e vive di acqua, parole e silenzio. Ci sono stagioni che trascorre completamente sott’acqua. Perché a volte è dal fondale che si vede meglio la luce.
Info
telefono  0832-306676 mail -  bookishlecce@virgilio.it
facebook.com/Bookishlibreria / twitter.com/Bookishlibreria

mercoledì 11 marzo 2015

Alda Merini. Lettere e poesie a Roma nella libreria caffè letterario Mangiaparole con Associazione familiari anti-stigma Alda Merini, Associazione L'Eco del Nulla, Salento in Progress e Arcadia Lecce



Sabato 21 marzo 2015 alle 19 nella libreria caffè letterario Mangiaparole, un omaggio ad Alda Merini nel giorno in cui avrebbe compiuto ottantaquattro anni. Alda Merini. Lettere e poesie è un evento organizzato da Associazione familiari anti-stigma Alda Merini, Associazione culturale L'Eco del Nulla, Salento in Progress e Arcadia Lecce, in collaborazione con Ornella Spagnulo, dottoranda di ricerca in Italianistica a Tor Vergata. Durante l'evento si leggeranno lettere e poesie di Alda Merini.
Ornella Spagnulo, autrice della monografia Il reale meraviglioso di Isabel Allende e di poesie e racconti pubblicati in antologie e sul web, con la segnalazione del blog di poesia della Rai, introdurrà e parlerà degli esordi della poetessa, che ricevette subito l'appoggio di alcuni critici, fra cui Oreste Macrì, di Maglie (Lecce), gruppo degli ermetici.  Lorenzo Masetti, vicedirettore e responsabile della sezione Lettere della rivista culturale L'Eco del Nulla, interverrà sul tema proponendo un confronto letterario tra l'opera di Alda Merini e di Dino Campana. La psichiatra Maria Antonietta Dicorato, che fa parte dell'Associazione familiari anti-stigma Alda Merini, ha conosciuto personalmente la poetessa, racconterà dell'incontro e illustrerà brevemente le attività e gli obiettivi dell'associazione. Francesca Romana Mancino, vincitrice del Premio Nazionale Poesia Diana Nemorensis nel 2012 e pubblicata nel volume Ho conosciuto Gerico per il Premio Alda Merini dell’Accademia dei Bronzi nel 2014, leggerà una sua poesia dedicata alla poetessa. La libreria caffè letterario Mangiaparole si trova in via Manlio Capitolino 7/9, a pochi minuti di distanza dalla fermata della metro A Furio Camillo.  Mangiaparole è anche bar e ristorazione.

Arcadia Lecce

Salento in Progress

lunedì 9 marzo 2015

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Poghenos (LietoColle) di Antonella Chionna alla Libreria Bookish di Lecce l’11 marzo 2015



Fucine Letterarie, in collaborazione con LietoColle Libri e con la Libreria Bookish, presenta “Poghenos” (LietoColle, 2014) di Antonella Chionna, Mercoledì 11 Marzo 2015 alle ore 18.00 presso la Libreria Bookish, sita in via Cesare Battisti 22 a Lecce.  L’azione letteraria sarà curata da Eliana Forcignanò.
L’autrice - Antonella Chionna (Taranto, 20 Novembre1990) è musicista e cantante; svolge attività concertistica con diverse formazioni; laureata in Musica jazz, ha la possibilità di formarsi in Italia e all’estero con docenti di fama internazionale. Nel 2012 pubblica “Epifanie baritonali”, edito da Lupo Editore. Nel 2013 pubblica “Adiafora”, il suo primo lavoro discografico, edito da Dodicilune Edizioni Discografiche & Musicali.
Il suo sito è www.antonellachionna.com.
L’opera - [...] Poghenos è poema genetico, genomico, incomprensibile nella sua conduzione a meno di ripensare la nascita come morte e l’azione di vita, come un più che la vita medesima. Cose che fuoriescono con consistenza, grandezza, nella Chionna, cose che confluiscono nella periferia del poemetto che ha per luoghi estremi e di confine, appunto, ‘forma’ e ‘informe’.
[...] Ogni poeta che si rispetti presenta un Epos, a volte accennato, a volte imponente e formato. Un Epos della morte, ma anche un Epos della vita. I poeti anche minimalisti vivono l’Epos come oggetto, seppur oggetto evitato allo sguardo; ha ragione Blanchot: non si può vedere negli occhi l’opera d’arte, perché è come l’amore impossibile.
La grandezza letteraria della Chionna, resta, oltretutto e a nostro avviso, nel centrare in una sorta di minimalismo/massimalista questo aspetto. Del resto Poghenos è poemetto del dolore del vivere, ma anche dell’accettazione fatale della propria forma. Opera possente del rifiuto dell’essere nati, dell’accettazione glorificante dell’essere nati. Per questo è anche opera di felicità, riuscita e potente. Questa è l’opera che auspica l’informità come stato della felicità (pre-nascita; elusività rispetto al mondo esterno; rifiuto di conformismi tramandati), ma che anche si rende alla forma: cristallo, condizione e fato. Poesia, quindi, che assolve all’imperativo categorico della ricerca, dell’essere tecnici quanto dell’essere innamorati. [...] Poghenos è nei suoi effetti e risultati poetici un ossimoro, ma un ossimoro risolto dalla parte di una passione ghiacciata. Non lontano dalla vera passione che uccide per troppo amore, quella che bilancia odio e amore, come un’unica cosa insondabile, qualcosa che sta al fondo di ogni pozzo del ripensare, sentire poetico. Quasi ora Pessoa: (cit). Antonella Chionna che è anche musicista e cantante di spessore (e che quindi conosce altre collateralità artistiche temprate a linguaggi non comuni) è già capace di questo. Capace dico, di ricreare un’algebra di forme non ordinarie, che però funzionano come all’interno di un’algebra. Vi leggo, ovviamente, la matematica di Valery, l’azzardo di Mallarmè; un certo senso di grandezza poundiana; e nella nostra tradizione dei passaggi somiglianti all’indimenticabile Claudia Ruggeri, per quel che concerne il ruggente senso di appartenenza poetica ed esistenziale, come anche delle asciuttezze di scrittura e dei confinamenti del senso che l’avvicinano a maestri come Saba, Cucchi e Buffoni. Perché la poetessa ha linguaggio controllato, seppur affilato, sgualcente. A 23 anni, Antonella Chionna, che ha anche altra pubblicazione con Lupo Editore (‘Epifanie baritonali’) è già notevole nel nostro panorama. Se vorrà, se continuerà a fiutare, perseguire, sarà uno dei migliori poeti della nostra nazione (scusate la minuscola). [Dalla prefazione di Michelangelo Zizzi].

giovedì 5 marzo 2015

Un Futuro … Remoto ovvero l’Origine della Venere di Parabita



Nuovo appuntamento ad Overeco Academy and Workshop in via Casetti 2 a Lecce. Dall’8 marzo 2015 al 20 marzo 2015 ci sarà la personale fotografico/pittorica dell’artista Ornella Cucci. Introduce Paola Scialpi.
“Volendo descrivere la donna come finalmente protagonista della storia, mi è piaciuto partire dalla raffigurazione preistorica della donna-madre, generatrice della vita o, per dirla alla greca, semplicemente ARKE’. Quindi nelle mie ricerche, quasi casualmente, mi sono imbattuta nelle piccole veneri di Parabita. E’ allora che ho sentito forte un richiamo verso queste due statuette che, fiere della loro maternità, sembravano chiedere a me, lontanissima loro discendente, la giusta menzione nel ruolo cosmico del perpetuarsi della vita, nella vita.   Le veneri di Parabita sono due statuette risalenti ad epoca preistorica (12 - 14.000 anni addietro) scolpite su un osso di bue: loro caratteristica peculiare è la posizione delle braccia poste a sostenere il ventre gravido, particolare condiviso con analoghi esemplari rinvenuti a Kostienki, località situata nel bacino del Don in Russia e in altre 32 località sparse per tutta l’Europa.  Le statuette sono state rinvenute nel  1965 dal prof. Giuseppe Piscopo e collaboratori, nella grotta ora denominata Grotta delle Veneri, situata in località Monaci nel territorio del comune di Parabita.
Arké - La donna-arké ho voluto inserire nei diversi elementi primordiali della filosofia naturalistica dandole, tuttavia, un ruolo predominante: pertanto si impone sull’acqua dove “pura e attonita nasce tra magiche spume”, si libra leggera nell’aere mescolandosi in una spiritualità onirica ed eterea propria della femminilità, si slancia poi nel perpetuo divenire del rinnovato ardore di mutevoli sentimenti concludendo il suo viaggio nel grembo di Gea, la madre terra, anche quella donna-arké. Ho cercato, anche, con questo mio lavoro, di dare rilievo all’amore attribuendo alla donna un ruolo di generatrice si, di vita, ma anche di amore e di una bellezza spirituale che potrebbero assicurare ad un mondo divorato da odi ancestrali, una nuova e più coraggiosa affermazione.(Ornella Cucci)"
Ornella Cucci - Nata a Brindisi vive e lavora a Lecce. Conseguita  la laurea in Economia  comincia ad appassionarsi alla fotografia dopo aver ricevuto in dono una “Rolleiflex”. Amante dei viaggi predilige itinerari artistici realizzando numerosi ed interessanti reportages. La passione per la fotografia, la pittura, la musica e per tutta l’arte in generale, la porta a conoscere artisti con cui stringe rapporti di amicizia e collaborazione che le permettono di realizzare e sperimentare nuove forme espressive culminanti in alcune prestigiose mostre che la vedono al fianco di Ercole Pignatelli, Jerney Forbici, Piero Paladini, Antonio Massari, Sandro Greco, Corrado Lorenzo, Paola Scialpi, Fabio de Donno, Andrea Chisesi, Silvia Capiluppi, Marcella Ferraro, Giorgia santoro e Marina Cirinei. Collabora con la casa editrice Capone con la quale ha pubblicato diversi volumi sulla Puglia e alcune guide turistiche.  Il Museo di arte contemporanea (MACMa) di Matino ha, di recente, acquisito una sua opera fotografica dal titolo “Scarpe Rosse”.
La mostra si può visitare il lunedì , il mercoledì e il venerdì dalle 17,00 alle 20,00
Info / Percorsi di donna –  http://paolascialpi.blogspot.it/