venerdì 24 ottobre 2014

Memorie da una casa viva di Elisabetta Cipriani



In uno scenario futuribile sull’orlo del baratro – metaforicamente e spaventosamente simile al nostro mondo occidentale, sempre più schiavo dell’alienante e coatto dominio della Tecnica –, Ilaria Folli, coraggiosa e giovane insegnante, si ritrova a fine anno scolastico in un’aula disadorna con quattro suoi affezionati alunni, per un ripasso in vista degli esami. Con i ragazzi – Emanuele, Giacomo, Chiara, Carmen – inizia quasi involontariamente un confronto sui grandi temi della vita. Ognuno si ritrova a raccontare una storia, a dare una testimonianza col proprio racconto: la resistenza individuale innanzi al potere costituito, l’amore, la fede nell’essere, la bellezza e lo struggimento dell’esistere, paiono essere valori e percorsi ardui ma forse, in tempi così agitati, ancora percorribili.
Elisabetta Cipriani nasce a Prato il 19 ottobre 1975, ma vive da sempre nei dintorni di Pistoia. Sposata con un fornaio rumeno francesista, è madre di Ilaria e insegnante felice. Non ama i romanzi russi: li respira. Frequenta Dante, Eliot, Kierkegaard, Solov’ev e la birra Guinness. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo I temerari.

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